Ingredienti per sei persone
500 grammi farina 0 (ancora maglio farina di Manitoba)
50 grammi di margarina (anche se la ricetta originale prevede la sugna)
25 grammi lievito di birra
1 uovo
2,5 dl di latte (per l’impasto)
50 grammi di zucchero (per l’impasto)
Una bustina di vaniglina (meglio la bacca di vaniglia)
Cannelli di alluminio
Olio di semi per friggere q.b.
Zucchero semolato per la guarnizione finale
Impastate in una ciotola la farina , la margarina morbida e un pizzico di vanillina. In seguito aggiungete il lievito ridotto in piccoli pezzi, lo zucchero e, poco alla volta, il latte intiepidito. Una volta amalgamati bene tutti gli ingredienti aggiungere un pizzico di sale ed incorporare fino ad ottenere un impasto compatto. A questo punto aggiungere l’uovo battuto e sbattere energicamente il composto sul ripiano per attivare il lievito al suo interno. Rimettere l’impasto nella ciotola con un cucchiaio d’acqua e continuare ad impastare vigorosamente fino ad ottenere una consistenza cosiddetta “ a nastro”. Fate lievitare il composto, unto d’olio, per circa due ore in un luogo tiepido. Quando la pasta sarà ben lievitata, con le mani unte , dividetela in pezzi della grandezza di una piccola mela. Formate dei bastoncini e avvolgeteli intorno cannelli d’alluminio imburrati e infarinati. Lasciateli lievitare su un piano unto d’olio ancora per un’ora. A questo punto potete immergere delicatamente i cartocci lievitati insieme al “cannello” d’acciaio in olio bollente e, una volta dorati, farli raffreddare su carta assorbente in modo da eliminare l’unto in eccesso. Preparare la crema di ricotta, dopo averla passata tre volte al setaccio , unendovi lo zucchero a piacere , in base al tipo di dolcezza che volete ottenere. Estrarre la canna e riempirli con la crema di ricotta. Prima di servire, passateli nello zucchero semolato. In ogni caso, sia che decidiate di acquistarli, che di farli in casa, l’importante è non rinunciare mai al gusto che, prima ancora del sapore del dolce in sé e per sé, il ripetersi delle “dolci ritualità” attribuisce ad ogni singola pietanza che assaggiamo.
Buoni cartocci a tutti
Nessun commento:
Posta un commento